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giovedì 21 aprile 2011

IN GENERALE SUI LINK INTERNI ED ESTERNI DI UN SITO

link

Quando realizziamo un sito internet è inevitabile inserire link che rimandIno sia a pagine interne del sito stesso, sia a pagine esterne di altri siti internet, social networks, documenti.

Come influenzano, questi link, l’indicizzazione ed il posizionamento del nostro sito internet?

L’importanza che viene attribuita alla presenza ed alla struttura dei link interni ed esterni di un sito internet, nell’ottica SEO, è molto alta. Esistono tecniche, consigli, opinioni discordanti su quest’argomento, ma la stragrande maggioranza di chi si occupa di ottimizzazione concorda nel dire che un sito internet, per essere posizionato in maniera soddisfacente, deve avere una buona struttura di link interni e deve poter uscire dall’isolazionismo attraverso link esterni mirati.

Entrando nello specifico, i link interni diventano fondamentali non solo per creare percorsi chiari per i fruitori delle nostre pagine internet, ma anche per dare utili strumenti ai motori di ricerca per individuare argomenti e concetti focali trattati dal nostro sito internet. Anche qui, quindi, giocano un ruolo importante le parole chiave.

La struttura dei link interni di un sito internet si potrebbe ritenere logicamente valida se i nostri utenti utilizzassero solo i link da noi creati per navigare tra le pagine del nostro sito internet e non i pulsanti del loro browser. Questo vorrebbe dire, infatti che i percorsi da noi creati sarebbero effettivamente intuitivi. La scelta di parole chiave, descrizioni e accorgimenti specifici farebbero poi il resto. Ma questo lo vedremo nei prossimi post.

Per i link esterni, invece, ci basta pensare a quanta importanza riscuotano per Google i siti così detti HUB (siti raggiungibili da link presenti in pagine d’alto valore per uno specifico argomento e che rimandano a loro volta a siti di notevole importanza sempre sullo stesso argomento) per capire quanto sia fondamentale condividere, compartecipare e collaborare anche con chi potrebbe essere visto come concorrente. Il concetto fondamentale è infatti offrire un servizio utile ed importante per gli utenti, dandogli un motivo valido per visitare il nostro sito e per ritornarci. Non si deve avere il timore di perdere utenti, inserendo link che rimandano ad altri siti che trattano il nostro stesso argomento, ma bisogna semplicemente farlo in maniera oculata ed intelligente (anche questo lo vedremo nei post successivi).

Quello a cui bisogna puntare infatti è il ritorno di link naturale e spontaneo dagli altri siti al nostro, sempre nella stessa ottica della compartecipazione.
Ci vorrà tempo per ottenere questo risultato, ma se si cominciano ad ottenere riscontri si cominciano anche ad ottenere parallelamente risultati stabili e duraturi sull’ottimizzazione.

sabato 16 aprile 2011

L’IMPORTANZA DEI CONTENUTI DEL SITO INTERNET

contenuto seo
Tutto quello che abbiamo detto nei post precedenti sulle parole chiave, sulla struttura del sito internet, sulla scelta del dominio, sulle directory e su tutto quello che concerne le tecniche di search engine optimization non avrebbe senso senza considerare come cardine di ogni intervento di search engine optimization i contenuti di ogni singola pagina web indicizzata.


Scrivere dei testi appropriati è quindi l’aspetto più importante in assoluto per una valida ottimizzazione, per almeno due buoni motivi:


1)      I motori di ricerca, ed in particolare Google, stanno puntando sempre di più su sistemi in grado di riconoscere siti con contenuti di qualità. Si pensi per esempio all’indicizzazione semantica latente,   al nuovo algoritmo lanciato nel febbraio 2011 e al “+1 button” introdotto non più di un mese fa. Questi sono tutti aspetti che Google vuole utilizzare con il solo ed univoco scopo di avviare una selezione dei siti internet quanto più possibile vicina le esigenze qualitative degli utenti del motore di ricerca.

2)      Gli utenti di internet, quando si imbattono in siti con contenuti di qualità, possono inserirli tra i loro “preferiti“, seguirne i feed se disponibili, condividerli con amici, colleghi e famigliari e addirittura segnalarli in blog, forum e social networks.  Il mondo di internet infatti è strapieno di pagine web  di basso valore qualitativo, con contenuti parziali, superficiali ed approssimativi. Quando riusciamo ad imbatterci in un sito internet che soddisfa appieno alle nostre esigenze per un determinato argomento tendiamo a non perderlo più di vista. Questa fidelizzazione degli utenti, se reale e duratura, rende il sito sempre più popolare grazie al passaparola che è uno dei canali di comunicazione più importanti in assoluto.



Ma come creare dei contenuti di qualità per le nostre pagine web da indicizzare?


La risposta non è semplice. Se pensate che esistono persone che svolgono il mestiere di “scrittori di pagine web ottimizzate per i motori di ricerca” (seo content writers) comprenderete quanto sia importante e ostico scrivere dei contenuti validi per i nostri siti internet. Proviamo comunque a dare delle indicazioni da tenere sicuramente in considerazione quanto si riempiono di contenuti le nostre pagine web:
1)      Scrivere testi lunghi, originali e non copiati da altre pagine e altri siti internet (neanche scritti in altre lingue);
2)      Focalizzarsi su un tema specifico per ogni pagina e trattarlo in maniera approfondita;
3)      Utilizzare termini appropriati, specifici e di sicura conoscenza per il target a cui ci vogliamo rivolgere (qualcuno di questi sarà usato anche acome parola chiave).
4)      Aggiornare continuamente i contenuti (o ricaricare le pagine con gli stessi contenuti periodicamente);
5)      Scrivere in maniera empatica, semplice ed attraente (chiedersi sempre: Cosa vorrebbero sapere gli utenti del nostro sito internet? Riescono a comprendere con facilità quello che è scritto? I testi sono accattivanti o noiosi?)
6)      Prestare attenzione agli errori grammaticali e di forma.
7)      Suddividere i testi di ogni pagina in paragrafi con rispettivi titoli in modo da rendere più “snello” il testo.


Seguendo questi 7 consigli certamente si riusciranno ad ottenere dei risultati soddisfacenti. Bisogna comunque sempre tenere in mente una cosa: i testi bisogna scriverli per gli utenti del sito e non per i motori di ricerca.

venerdì 8 aprile 2011

LA STRUTTURA DEL SITO

struttura ad albero di un sito internet
La struttura di un sito internet è un elemento importante per ottenere risultati soddisfacenti nel posizionamento in Google.
Alcuni tra i principali motori di ricerca, infatti, interagiscono con la struttura del nostro sito internet valutandone, secondo alcuni canoni, la corretta  configurazione.
Fondamentalmente questi canoni riguardano i link, i livelli in cui è suddiviso tutto il sito, l’organizzazione delle differenti pagine.
Andiamo a vedere le principali tecniche da tenere in cosiderazione per un SEO:
1)      Struttura del sito ad albero: Partendo dalla home page, occorre dividere e raggruppare i contenuti del sito internet in directory specifiche (che identifichino l’argomento trattato dalle pagine inserite) legate direttamente alla Home page. Se le pagine sono numerose è possible realizzare delle homepage di livello secondario, a cui legare poi le strutture ad albero relative, come mostrato in figura.
2)      Profondità del sito per un massimo di 3 click: qualsiasi pagina dovrebbe essere raggiunta dall’utente con un massimo di 3 link partendo dalla home page o dale home page di livello secondario. Infatti alcuni motori di ricerca, a quanto pare, arrivati ad una profondità di 3 link non vanno oltre e quindi tutte le pagine presenti in livelli successivi potrebbero non essere indicizzate.
3)      Link testuali: è sempre meglio evitare che i link tra le pagine interne del sito siano realizzati da sole immagini. Questo per due importanti motivi: a) I motori di ricerca, a volte, seguono solo i link testuali; b) I link testuali, realizzati con una parola chiave, inerente al contenuto della pagina a cui è legato il link stesso (link: Tecniche SEO se la pagina che si apre tratta appunto di tecniche di search engine optimization)  sono molto graditi ai motori di ricerca, in quanto li aiutano a comprendere l’argomento di cui tratta tutto il sito internet.
4)      Link civetta: quando è possible fai in modo che il cliente venga spinto a “curiosare” in altre pagine del sito internet, tramite link civetta (per esempio i link delle news di yahoo.com). In questo modo aumenta il numero assoluto di pagine visitate dagli utenti e la permanenza media sul sito per ogni visitatore. Entrambe queste voci sono valutate positivamente da Google, perchè servono a comprendere l’interesse dimostrato dagli utenti rispetto ai contenuti consultati (se un sito internet viene abbandonato dagli utenti dopo pochissimi secondi può voler dire che non ha contenuti interessanti).
5)      Struttura dei link chiara: organizza i link delle pagine per categoria,  in modo che per gli utenti del nostro sito non sia difficile, comprendere il percorso da realizzare per arrivare ai contenuti ricercati. Questo rende il nostro sito internet più appetibile e potrebbe fidelizzare gli utenti invogliandoli a tornare a consultare i nostril contenuti.
6)      Link density: per ogni pagina del sito conviene considerare, al massimo, un totale di 50 link (sia che rimandino a pagine esterne, sia che rimandino a pagine interne al sito), per semplificarne la struttura e la navigazione da parte dell’utente.
7)     Sitemap: una pagina sitemap non è altro che un elenco strutturato ed organizzato dei link delle pagine del nostro sito internet. Realizzare una sitemap vuol dire permettere sia a Google si analizzare meglio il nostro sito internet, sia agli utenti di orientarsi facilmente tra le nostre pagine (soprattutto per siti con numerosi contenuti).
8)      Evitare implementazioni flash e javascript: E’ consigliabile adottare un linguaggio semplice in html e css, in quanto, a differenza degli altri linguaggi,sono assolutamente compatibili con i motori di ricerca e vengono per questo rilevati e considerate per l’indicizzazione. Alcuni elementi per esempioi in flash non vengono proprio visti dai motori di ricerca.
9)      Contenuti leggeri: se il nostro sito contiene immagini è importante dimensionarle correttamente in modo da non appesantire il sito stesso. Tutti gli elementi che possano rallentare l’apertura delle nostre pagine internet, infatti, sono da evitare. Google infatti calcola anche il tempo di aperture delle pagine e questo influisce sul posizionamento nella serp.  
10)  Link tra le pagine: la struttura dei collegamenti tra le pagine interne deve essere semplice ed intuitiva. Anche se ci sono opinioni discordanti a riguardo, il mio consiglio è di legare, per quanto possibile, le pagine del nostro sito tramite parole chiave evidenziate in grassetto, contenute nei testi delle pagine stesse (come avviene spesso nei blog).



domenica 3 aprile 2011

"+1 button" DI GOOGLE

Il 30 marzo scorso, Google ha presentato un nuovo strumento che dovrebbe aiutare a migliorare la qualità dei risultati delle nostre ricerche .
Questo strumento prende il nome di “+1 button” ed ha la stessa logica del pulsante “mi piace” di facebook.
In sostanza il principio di base è quello di rendere più veloce il passaggio d'informazioni tra gli amici e i conoscenti facenti parte di uno stesso gruppo. Infatti se un elemento di questo gruppo s'imbatte in un sito internet particolarmente interessante ed utile e vuole lasciare traccia di questo gradimento in modo da consigliare agli altri membri lo stesso sito, gli basterà cliccare su questo pulsante +1 per inserirlo in un elenco visibile da tutti gli elementi del suo gruppo. In questa maniera, quando il sistema andrà a regime e sarà utilizzato da molti utenti, l'esperienza personale di amici e conoscenti, darà una indicazione chiara sulla qualità dei contenuti dei siti internet.
Il tool, come al solito, è stato lanciato in via sperimentale su Google.com, versione inglese.
Per provare ad utilizzarlo occorrerà entrare con il proprio account in google, andare su questa pagina cliccare su “join this experiment” in corrispondenza della riga “+1 button” e poi aprire una pagina di google.com, versione inglese ed effettuare una ricerca qualsiasi. Vedrete che ci sarà un nuovo pulsantino in chiaro accanto ad ogni risultato, cliccando il quale potrete lasciare traccia della buona qualità dei contenuti del sito corrispondente. Questo sito entrerà quindi nell'elenco “+1's” del vostro profilo di Google e la vostra preferenza sarà indicata a tutti i contatti facenti parte delle seguenti reti:

  • Persone nell'elenco della chat di Gmail (o Google Talk).
  • Persone nel gruppo Contatti personali in Google Contatti.
  • Persone che stai seguendo in Google Reader e Google Buzz.

Quando uno di questi contatti effettuerà una ricerca su Google. Com (versione inglese) avendo attivato la funzione "+1 button" se si imbatterà in uno dei risultati da noi consigliati ne avrà traccia (il bottoncino +1 sarà colorato e sotto l'indicazione dell'url del risultato sarà chiaramente indicata la preferenza).
Anche questo, in sostanza, risulta essere un passo ulteriore per il miglioramento dei risultati, con un sempre maggiore coinvolgimento degli utenti, i quali, per Google, pare siano i soli a poter realmente discernere tra ciò che è importante e ciò che invece è da considerare spazzatura.

lunedì 28 marzo 2011

DOVE INSERIRE LE PAROLE CHIAVE

keywords
Grazie a questo post abbiamo compreso il ruolo delle parole chiave, la loro importanza e la convenienza di parlare di frasi chiave (anche in virtù della tecnica del keyword sniping) per il posizionamento delle pagine web.

Abbiamo poi appreso a scegliere queste frasi chiave grazie ai tools gratuiti messi a disposizione da Google.  e abbiamo brevemente accennato alle zone della pagina internet dove è più conveniente inserire le stesse parole o frasi chiave, in modo da renderle quanto più possible efficient.

Andiamo ora ad approfondire proprio quest’ultimo aspetto in modo da poter rispondere alla domanda: in quali parti di una pagina web conviene inserire le parole chiave per migliorarne il posizionamento?

Proviamo a fare un elenco delle zone che pare risultino più incisive sotto questo punto di vista e a capirne anche l’effettiva importanza:


TAG TITLE DELLA PAGINA WEB: Risulta avere ancora una grande importanza per il posizionamento nei motori di ricerca e in particolare per Google. Visto che quando si effettua una ricerca, i caratteri visibili del titolo dei risultati sono circa 65 (compresi spazi e punteggiatura), è consigliabile scrivere un titolo di 60 caratteri con almeno la frase chiave più importante e se possible anche la seconda. Mettere la parola chiave  o frase chiave più importante tra le prime parole del titolo sembra proprio dare una marcia in più (a parità degli altri fattori) per il posizionamento della pagina web.

Attenzione però a non scrivere un titolo fatto solo di parole chiave. Occorre sempre armonizzare il lavoro del search engine optimizator con l’aspetto “umano” degli utenti. Quindi è importante anche scrivere un titolo che scorra, che sia intrigante, che colpisca l’attenzione di chi effettua la ricerca in Google e negli altri motori di ricerca.


META TAG KEYWORDS: Risulta avere una importanza sempre meno incisiva per il posizionamento delle pagine web. Inserire questo meta tag, comunque non provoca alcun danno, quindi è possible farlo, ma io suggerisco di inserire solo parole e frasi chiave separate con una virgola e fino ad un massimo di 7/8 elementi.


META TAG DESCRIPTION:  Buona l’importanza che si attribuisce a questo tag per l’indicizzazione. E’ consigliabile creare una descrizione breve, accattivante che contenga almeno la frase chiave inserita nel titolo della pagina web. La lunghezza consigliata è di 150/200 caratteri (compresi spazi e punteggiatura). Evitare di creare un semplice elenco di parole chiave.


TESTO DELLA PAGINA WEB: La frase chiave più importante occorre inserirla nel titolo del testo  possibilmente con il tag "h1". Nel corpo del testo è consigliabile includere tutte le parole chiave scelte, con una buona stesura del contenuto, senza errori grammaticali o di forma, e mettendo in evidenza alcune parole chiave legate ad altre pagine interne del sito internet, con il grassetto e con il collegamento ipertestuale.

Fare in modo che la densità della frase chiave principale, all’interno di questo testo, sia compreso tra il 3 e il 5%. Per calcolarla puoi usare questo tool textalyser che ti permette di incollare il testo della tua pagina ed ottenere la percentuale di parole o frasi chiave presenti all’interno.

Attenzione a non esagerate con la percentuale delle parole chiave, per non scivolare nell’errore detto di  keyword stuffing (google potrebbe considerare troppo alta la presenza di una parola all’interno di un testo e considerare il testo stesso come spam, penalizzando, di conseguenza tutto il sito internet).


TAG IMG:  E’ abbastanza importante curare le immagini all’interno della pagina web, per due motivi:
1.      Google indicizza anche le immagini nella sezione “Immagini” del motore di ricerca;
2.      Le immagini vengono viste dai motori di ricerca come element testuale e non grafico.
Il TAG IMG come sappiamo è il tag per l’inserimento delle immagini. Gode di una buona importanza per l’indicizzazione ed è consigliabile chiamare le immagini stesse con la parola chiave principale scelta.E’ consigliabile anche inserire nel testo alternativo “ALT” un’altra parola chiave e compilare anche la voce “TITLE” con una terza parola chiave.


NOME DEL DOMINIO:  Per comprendere come scegliere il nome del dominio è possible consultare questo post. Dallo stesso si evince che  il nome del dominio dovrebbe contenere almeno una parola chiave. L’importanza che viene data a questa tecnica è buona. Come già riferito in altri post a parità di condizioni la presenza di una parola chiave nel nome del dominio puo’ dare una spinta in più per l’indicizzazione nei motori di ricerca.

E’ importante ricordare un buon posizionamento in Google è il risultato di un insieme di fattori che devono essere tenuti in considerazione.
La scelta, ed il posizionamento delle parole chiave è molto importante per un buon successo, ma non si faccia l’errore di ritenere che sia l’unico elemeno cardine per un search engine optimizator. Questo aspetto, forse troppo blasonato,  occorre considerlo solo uno dei tanti pezzetti del puzzle dell’indicizzazione.

mercoledì 23 marzo 2011

TECNICA DEL KEYWORD SNIPING


tecniche seoOttenere dei buoni risultati nel settore del web seo e delle tecniche di posizionamento sta diventando sempre più complicato. Tante sono le tecniche e le guide free presenti su internet e tanti anche i tools a disposizione on line che permettono, anche ai profani del settore, di adottare con facilità le tecniche di base di search engine marketing.
Uno degli aspetti più curati per il posizionamento nei motori di ricerca è quello delle scelta delle keywords per l’ottimizzazione delle pagine web.
In questo post ho elaborato una guida su come stilare un elenco di parole chiave da inserire nel proprio sito internet per migliorarne il posizionamento nei motori di ricerca. Google adwords e gli altri tools segnalati danno evidentemente un ottmo aiuto. Ma tutto ciò non basta. Occorre agire un po’ d’astuzia.  Come già detto in altri post, per ottenere buoni risultati serve un aggiornamento continuo delle tecniche di search engine optimization.
Per questo motivo voglio sottolineare l’importanza di una tendenza che si sta diffondendo velocemente tra i professionisti del settore per quel che riguarda proprio la selezione delle parole chiave per l’indicizzazione di una pagina web.
Questa tecnica è chiamata “keyword sniping” e consiste nella scelta di parole chiave meno generiche, più dettaglianti e specifiche per l’ottimizzazione delle pagine web. Mi spiego meglio. Visto che ormai la concorrenza per il posizionamento è diventata molto forte, in qualsiasi settore, la tendenza è ora di puntare ad una indicizzazione per parole chiave quanto più possibile settoriali e vicine ai contenuti delle pagine che vogliamo posizionare, tenendo sempre presente che devono essere dei termini molto utilizzati dagli utenti dei motori di ricerca. 

Per capire questo concetto vale l’esempio che ho indicato in questo post per le keywords  mangime – cani. Indicizzare un sito che vende mangime per animali con la parola chiave “mangime” è molto difficile, quasi impossibile. 

C’è, difatti, troppa concorrenza. Si otterranno sicuramente migliori risultati tentando un’indicizzazione tramite keyphrases e tramite la combinazione di più keywords specifiche (es. Mangime cuccioli, Mangime cani adulti etc.). Ricordiamoci sempre di lavorare in maniera specifica ogni pagina del nostro sito internet. In questo modo potremmo ottimizzare ogni pagina per 2/3 keyphrases specifiche tramite il metodo di keywords sniping e garantirci una buona visibilità aggirando il problema della forte concorrenza.

Questo sistema è  alla base del modello di selezione delle keywords espresso nel precedente post

domenica 20 marzo 2011

I TOOLS GRATUITI PER LE PAROLE CHIAVE

In questo post ho spiegato brevemente come scegliere le parole/frasi chiave e come utilizzarle. Ho fatto anche degli accenni a dei tools che potevano essere utili per la scelta delle stesse parole/frasi chiave.
Andiamo ad approfondire quest’aspetto elencando brevemente i principali tools che possono essere utilizzati per la scelta delle parole chiave per
una giusta indicizzazione del nostro sito internet:
Google AdWords: Questo tool è il più importante per la ricerca di parole chiave. Come già accennato in questo post il consiglio è di inserire una parola o frase chiave nel campo “Parola o frase” e cliccare su “cerca” dopo aver inserito il codice di controllo.
Una volta ottenuti i risultati aggiungiamo anche la colonna del CPC medio stimato. Il CPC (Costo Per Click) è il costo sostenuto dall’inserzionista in una ipotetica campagna Adwords, ogni volta che un navigatore clicca sulla sua inserzione.
Questa voce dipende molto dalla concorrenza che una parola chiave genera.
Quindi questo vuol dire che quanto più alto è il valore CPC tanta più concorrenza c’è. In seguito a queste analisi il mio consiglio è di scegliere circa 5 frasi chiave interessanti e potenzialmente utili per la nostra indicizzazione, in base a concorrenza (quanta più bassa possibile), ricerche mensili locali (quanto più alte possibili o almeno superiori alle 45.000 unità), CPC medio (quanto pù basso possibile) .
Google Insights: Questo tool permette di analizzare 2 aspetti importanti per la scelta delle parole chiave. Andiamoli a vedere.
-Volumi e trend delle frasi chiave scelte, su un periodo anche di diversi anni. Prendiamo le nostre 5 frasi chiave e inseriamole nel campo “Termini di ricerca”. Impostiamo il filtro in modo da ottenere i risultati dei volumi e dei trend degli ultimi due anni (più che sufficienti) e del mercato dove è presente il nostro target (italia, Spagna etc) e clicchiamo su "Cerca".
I risultati ottenuti sia come media delle ricerche, sia come trend visualizzato nel grafico che appare al centro della pagina, ci danno una fotografia di come sono valutati i termini inseriti e selezionati grazie al tool AdWords. Scegliamo ora i 3 termini con il più alto valore numerico presente nel campo “Totali”, controllando che non ci siano stati, per questi tre termini, particolari andamenti che destino perplessità (una improvvisa caduta nelle ricerche, un andamento particolarmente calante etc.)
- Analisi della stagionalità.
Prendiamo i nostri 3 termini e inseriamoli nuovamente nel campo “Termini di ricerca”. Impostiamo il filtro in modo da ottenere i risultati dei volumi e dei trend degli ultimi 12 mesi. E sempre nel nostro mercato di riferimento. In questa maniera possiamo analizzare la presenza di particolari stagionalità nella ricerca delle nostre frasi chiave in Google, e valutare la convenienza o meno di questo aspetto (potremmo fare campagne promozionali nei periodi di maggiore picco delle ricerche).
Alla fine di questa applicazione avremo quindi 3 frasi chiave che posizioneremo, per quanto possibile in zone strategiche del nostro sito come indicato nel seguente post.
Google Instant: Questa è una funzione di Google attivabile e disattivabile sulla destra della casella di ricerca, nel momento in cui si accede al proprio account Google. E’ presente solo nei Browser Firefox 3 e versioni successive, Safari 5 per Mac e versioni successive, Internet Explorer 8 e Google Chrome 5 e versioni successive.
In cosa consiste? Nel momento in cui digitiamo una parola nella casella di ricerca, in automatico Google ti suggerisce delle ulteriori parole da inserire e ti indica, subito sotto la casella di ricerca, la quantità di risultati previsti per quella ricerca e i risultati relativi. Google ovviamente ti suggerisce le ricerche completando la query che hai inserito parzialmente, in base alle altre ricerche effettuate dagli utenti.
In questa maniera hai la possibilità di capire se effettivamente Google interpreta le frasi chiave da te scelte come valide e appetibili. Ti basta, infatti, inserire la prima parola della frase chiave scelta grazie ai precedenti tool seguita dalla prima lettera della seconda parola della nostra frase chiave (per esempio “alimentazione c” per la frase chiave “alimentazione cani”) per vedere se Google ti suggerisce di proseguire con la digitazione proprio della tua frase chiave (non considerate importanti le differenze tra singolari e plurali).
Nel caso non sia presente tra i suggerimenti la nostra frase chiave, è consigliabile valutare la scelta della frase chiave suggerita da Google Instant e più vicina semanticamente alla nostra, effettuando verifiche ed analisi con Google AdWords e Google Insights.
Se grazie a queste analisi risulta convincente anche sotto il profilo della concorrenza, del trend, del volume di ricerche, allora è consigliabile sostituire la nostra frase chiave con quella suggerita da Google Instant, altrimenti conviene lasciare comunque quella già scelta da noi precedentemente.
Questa ulteriore verifica occorre farla per tutte e tre le frasi chiave selezionate in seguito all’analisi effettuata con Google Insights. Se tra i suggerimenti di Google Instant non appare la vostra frase chiave e neanche una semanticamente vicina, non preoccupatevi. Considerate infatti che i suggerimenti di Google Instant sono numericamente limitati, e quindi il fatto che non compaiano frasi da noi scelte non vuol dire che siano poco efficaci. Continuate quindi a ritenerle valide e a indicizzare il sito in base a quelle.
Google - Ricerche correlate: Questo strumento è diventato negli ultimi tempi molto significativo per i search engine optimizators. Google infatti mette a disposizione la possibilità di visualizzare le query che ritiene semanticamente vicine alla nostra frase chiave. Come fare per visualizzarle?
Vi basta cliccare su “Più strumenti” come indica l’immagine e poi su “Ricerche correlate”.
Sotto la casella di ricerca vi vengono proposte una serie di query legate semanticamente alla frase chiave inserita.
Segnatevi tutte le parole evidenziate in grassetto e inseritele, per quanto possibile, nel testo della pagina da indicizzare.
Con questi strumenti e questi accorgimenti ci sono delle ottime possibilità che almeno l’elemento parole chiave sia stato gestito con cura per l’indicizzazione della propria pagina internet.

Ricordate di effettuare questa procedura per tutte le pagine internet del sito, e di scegliere per ogni pagina un determinato target e un determinato contenuto specifico a cui legare poi le frasi/parole chiave.