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sabato 29 ottobre 2016

5 TECNICHE SEO INDISPENSABILI

TECNICHE SEO
Le tecniche SEO utilizzate per ottimizzare un sito internet sono numerose e necessitano di un approccio interdisciplinare, in quanto vanno a toccare reparti anche molto diversi:
  • Reparto tecnico: si pensi ai metatag, agli alt delle immagini, ai redirect, alla velocità di download; 
  • Reparto creativo: si pensi alla qualità delle immagini, alla struttura dei testi,  al design che dovrà essere responsive;
  • Reparto User Experience: si pensi alla struttura dei contenuti, alla struttura dei link, al bounce rate;
  • Reparto Marketing: si pensi ai concorrenti da monitorare, agli obiettivi da raggiungere, al target da intercettare;
  • Reparto Social: si pensi ai discussi social signal,  al traffico proveniente dai social.
Sappiamo che i fattori di posizionamento di Google sono oltre 200 e in continua evoluzione. Questo rende il lavoro del SEO molto complesso e anche molto dispersivo.

Per questo potrebbe essere utile individuare le 5 tecniche SEO da non dimenticare mai e che risultano avere ancora molta importanza per l'ottimizzazione dei siti internet.

 LE 5 TECNICHE SEO INDISPENSABILI

Andiamo a vedere quali sono le 5 tecniche SEO più importanti:
  1. VELOCITÀ DI DOWNLOAD: esistono diversi tool gratuiti online che permettono di affrontare questo aspetto con efficacia e semplicità;
  2. TAG TITLE della pagina: come anche indicato nell'articolo su dove inserire le parole chiave in un sito  risulta un aspetto ancora molto importante. Chiaramente deve essere realizzato uno studio di keyword ad hoc;
  3. CONTENT STRATEGY: i contenuti sono la parte più importante di un sito. Ma per contenuti non si deve solo intendere la parte testuale, ma tutto ciò che può essere utile all'utente finale per perseguire i suoi obiettivi (quindi anche video, immagini, etc.). La prima cosa da fare è pensare, quindi, all'obiettivo che ha in mente l'utente e poi a fornire il contenuto migliore che potrebbe trovare. Un articolo interessante sulla content strategy è presente nella guida content marketing di MOZ
  4. RESPONSIVE DESIGN: e usabilità in genere. Se abbiamo dei contenuti fantastici, ma gli utenti avranno grosse difficoltà a consultarli, saremo considerati dai motori di ricera una risposta poco congeniale per soddisfare l'esigenza degli utenti e quindi non "premiati" con un buon posizionamento in SERP (search engine results page). Un valido tool per monitorare questo aspetto è fornito da Google a questo indirizzo
  5. LINK IN INGRESSO: i motori di ricerca si fidano delle persone e valutano con molta attenzione le scelte che queste fanno. Se ci sono numerosi webmaster o proprietari di siti internet, che linkano le pagine del nostro sito vorrà dire che i contenuti che abbiamo inserito sono interessanti no? I motori di ricerca premiano tantissimo questo aspetto. Più link in ingresso abbiamo, provenienti da domini differenti, meglio saremo considerati dai motori di ricerca. Anche in questo caso vi segnalo un interessante guida di MOZ a questo indirizzo. Attenzione,  sempre alla qualità dei domini che ci linkano.

Queste 5 tecniche di search engine optimization devono rappresentare la base per tutti i progetti SEO. Non sono da considerarsi sufficienti per ottenere risultati importanti di posizionamento, ma certamente riescono a fornire un ottimo contributo iniziale. Provare per credere!
 

sabato 24 settembre 2016

MOTORI DI RICERCA


I siti presenti sul web risultano essere oltre 1 miliardo (fonte: Internet Live Stats).
Come possono gli oltre 3 miliardi di utilizzatori del web riuscire a trovare il sito che gli interessa?
Un ruolo importantissimo in questo contesto lo svolgono i motori di ricerca. Infatti le statistiche parlano chiaro: il 93 % (fonte: Search Engine Journal) dell'esperienza degli utenti online inizia proprio con una query (ricerca) su uno dei tanti search engine (motori di ricerca) messi a disposizione dal web.
Ma come funzionano i motori di ricerca?
Proviamo a scorprilo in questo articolo!

Tutti i motori di ricerca svolgono tre funzioni fondamentali:

  1. Scansione dei documenti online;
  2. Indicizzazione nei loro data center;
  3. Posizionamento dei documenti scansionati nelle pagine dei risultati.
Per capire la complessità di questi tre passaggi basti pensare che Google (certamente il motore di ricerca più conosciuto nel mondo) dichiara:
  • Di avere un totale di documenti scansionati che supera di gran lunga i 100 milioni di gigabyte,
  • Che per realizzarne l'indicizzazione ci sono volute oltre 1 milione di ore di elaborazione
  • Che ogni ricerca degli utenti effettuata nel suo search engine percorre, mediamente, una distanza di 2.400 km tra i vari data center ad una velocità paragonabile a quella della luce.
Per capire la logica dei motori di ricerca dobbiamo entrare nel dettaglio delle tre funzioni elencate precedentemente.

Lo faremo semplificando molto i processi e avendo come riferimento ciò che avviene dietro il motore di ricerca Google, sapendo che gli altri search engine (Yandex, Baidu, Bing, etc.) potrebbero funzionare in modo un po' diverso, ma con le stesse logiche. 
Procediamo.

SCANSIONE
È il primo step con il quale il motore di ricerca entra in contatto con una pagina web presente su internet. 
Per Google la scansione parte da uno scheduler. Dobbiamo immaginarlo come un'agenda in cui sono segnate le pagine web da scansionare, con che frequenza e quante pagine scansionare per un determinato sito. Questo lavoro è facilitato dalle sitemap. 
Lo scheduler istruisce il crawler di Google conosciutop con il nome di Googlebot
Questo non è altro che un programma che esegue le scansioni in base a quanto stabilito dallo scheduler. Rileva i link delle varie pagine web e li invia nuovamente allo scheduler per organizzare le successive agende di scansione.
Googlebot inoltre identifica tutti gli elementi presenti nelle pagine web scansionate e li invia ai data center per la fase successiva dell'indicizzazione.

INDICIZZAZIONE
Ogni elemento di pagina è identificato da un codice univoco (ID). A questo punto viene usato quello che è chiamato indice invertito: l'organizzazione dei documenti non parte dal documento scansionato ma da parole chiave per le quali viene indicata, tra le altre cose:
  1. la presenza nei documenti scansionati, 
  2. la frequenza con cui appare in ogni documento.
  3. la posizione in cui appare in ogni documento.
In questo modo tutti i documenti sono pronti per essere consultati nella fase successiva del posizionamento.

POSIZIONAMENTO 
Il cuore del posizionamento o ranking è costituito da un algoritmo che nello stato attuale delle cose analizza, per Google, oltre 200 fattori per ricercare e offrire i risultati migliori per la query dell'utente.
Tra gli elementi considerati da questo algoritmo abbiamo certamente:
  1. La categoria di ricerca
  2. Lo storico delle ricerche effettuate dall'utente
  3. L'area geografica da cui proviene la ricerca
  4. La presenza, nei documenti indicizzati, delle parole utilizzate nella ricerca
  5. La credibilità e autorevoleza del sito internet in cui è presente il documento indicizzato.
Sulla base di tutti questi fattori il motore di ricerca individua i risultati più attinenti alla ricerca effettuata dall'utente e li classifica per ordine d'importanza in quella che viene chiamata SERP (search engine results page) cioè la pagina dei risultati. 

L'algoritmo di Google subisce continue trasformazioni finalizzate a rendere sempre più alto il livello qualitativo dei risultati della SERP.